martedì 22 maggio 2012

L'ENERGIA DELLA TERRA CHE TREMA


Non potevo lasciarmi scappare questo lampo (involontario?) di genio:

Cosa avrà voluto intendere il poeta del cassonetto? Intanto, mi piace pensare che abbia vergato il suo aforisma dopo aver saggiato, come tutti noi ferraresi, l’indifferente potenza distruttiva della terra. Il terremoto. In entrambe le possibili accezioni, infatti, la frase suona bene ed ha un suo perché speciale, dopo un terremoto.
1)La vita è una sola: quanti di noi, dopo essere scampati, bene o male, alla tremenda botta di sabato notte, hanno anche solo per un paio di giorni derubricato i loro problemi quotidiani, la cui dimensione d’un tratto si è fatta misera, modesta, incommensurabile alla spaventosa, possente, devastante dimensione di un problema come la perdita della propria vita, rischiata davvero in quei venti terribili, interminabili secondi?
E allora abbiamo all’improvviso riscoperto che la vita, la nostra vita, è una sola –  per chi crede, è una sola la vita terrena: ma poco cambia nel terrore atavico di quei secondi in cui cerchi di portarla a casa, cioè spesso fuori casa, quell’unica vita terrena che ti è stata donata. Quanto è diventata preziosa, degna di essere vissuta, piena di uno stranito sollievo questa vita appena salvata, o risparmiata dal fato.
2)La vita è una sòla: ovvero, la vita è una fregatura , un pacco. Molto peggio che “la vita è un soffio”. Ti sei sbattuto, preoccupato, fatto del tuo meglio, sfiancato per una casa, un lavoro, un futuro per i tuoi figli, e poi arriva un brontolio della terra che ti spazza via, te e la tua misera roba ed i tuoi miseri sogni e progetti, in venti secondi. Che cos’è questa beffa se non una fregatura colossale, la più eclatante delle fregature? Una sòla, appunto.
A seconda del luogo da cui la stiamo guardando oggi – da dentro le mura non troppo diroccate della nostra casa; da presso alle strutture tubolari del nostro capannone imploso, o dalla soglia di una tenda da campo –
preferiremo la prima o la seconda accezione della frase. Personalmente le trovo entrambe piene di senso.